venerdì 27 giugno 2008

La macchina della verita'

In montagna, non si puo' mentire a se stessi.
Se qualcosa e' oltre il tuo limite, anche il tuo limite di quel giorno, sara' difficile raggiungerlo.
Anche i rapporti con le persone in montagna sono piu' diretti. Liberi dalle sovrastrutture della societa', viene fuori un po' di piu' la vera essenza di noi stessi, ognuno si confronta con le proprie paure e i propri mostri, ognuno si affida alle persone di cui si fida e tira fuori quello che ha da dare.
La liberta' personale si esprime nel rapporto con se stessi e con gli altri.
A volte, se l'alchimia della cordata o del gruppo e' quella giusta, le forze si moltiplicano e le ansie si placano. Altre volte, se qualcosa non va nella testa di qualcuno, se qualcosa non funziona nei rapporti fra i compagni, le cose possono andare meno bene.
E' una vera e propria macchina della verita', dove le sensazioni personali e le relazioni sono piu' oneste e sincere, e non si puo' davvero mentire.

Arrampicare in falesia non e' alpinismo, manca quasi sempre la percezione dell'ambiente e le relazioni fra i compagni sono diverse, anche se a volte simili.
Dal punto di vista del singolo, l'impegno mentale e' paragonabile, anche se, anche qui, differente. Succede che se la giornata nel mondo civile e' stata storta ma le energie si sono accumulate, puoi essere carico come una molla e scattare su passaggi che usualmente possono esserti ostici. Se invece la giornata e' stata storta ma ti ha scaricato, ecco che tutto diventa difficile, le ansie e le paure vengono fuori e l'unico modo e' affrontarle piano piano, oppure tornare il giorno dopo.

Ieri e' stata una giornata storta, e anche se verso sera il peggio sembrava passato, la Foixarda ha fatto da macchina della verita'. Sane batoste e tutti a casa.
Anzi a prepararsi per il prossimo viaggio, cambiare aria ogni tanto fa bene.

Hasta pronto Barcelona!

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