venerdì 4 luglio 2008

Chi protegge chi?

Quello che so sull'alpinismo e lo scialpinismo in parte l'ho imparato da solo, in parte me l'hanno insegnato le persone con cui sono andato in montagna, soprattutto i miei amici Alessio, Dario, Franco e Matteo (in rigoroso ordine alfabetico). Ieri sono andato a fare la mia prima via parzialmente attrezzata in montagna proprio con Franco, la traversata de I Bimbi al Procinto, sulle Apuane.
Franco per me e' un ottimo "compagno esperto" perche' sa essere tranquillo quando c'e' bisogno di tranquillita' e mi sa mettere la giusta birra quando c'e' da darsi una mossa.

La facile via che abbiamo fatto ha 5 tiri di scalata piu' uno di traversata, III+ i primi 4 tiri, V+ l'ultimo, se, come noi, si sceglie la "variante" completamente attrezzata con ottimi chiodi. L'avvicinamento e' di circa un'ora, c'e' da disarrampicare un pochino tra la facile traversata a piedi e gli ultimi due tiri e per andare a prendere la sosta per la prima calata in doppia. A me pare, dal basso della mia inesperienza, un'ottima via per cominciare ad assaporare un po' di arrampicata vera in montagna. A piccoli passi.

Anche se ho chiuso da primo un paio di tiri dati V- (ok, forse gradati un po' larghi...) in Foixarda, diciamo che il V+ ancora completamente non mi appartiene, infatti mi sono tecnicamente "acciaiato i bracci" sul primo degli unici due movimenti realmente di V+ dell'ultimo tiro e il buon Franco mi ha dato una grossa mano da sopra, altrimenti mi sa che stavo ancora la'...
Comunque, abbiamo proceduto in alternata e due tiri di III+ li ho aperti e mi ci sono divertito parecchio. E' una via ideale per imparare a mettere qualche protezione. Alla fine tutto si e' risolto in qualche dimostrazione pratica di posizionamento friends e nuts, sostituiti pero' durante la salita da ottimi cordini girati intorno alle numerose clessidre o spunzoni del calcare, anche perche' in realta' si trovano gia' diversi chiodi posizionati sulla via, oltre alle ottime soste.

La giornata si e' conclusa a sera alla palestra di EP con una splendida presentazione di Marcello Sanguineti sulle sue scalate nelle grandiose vie di fessura sulle Big Wall del West: Nevada, Utah, California. Voglia di partire...

Scalare provando a cercare la linea piu' "naturale" invece che seguire gli spit e' una bella sensazione di liberta'. Cosi' come si assapora un po' di liberta' potendo mettere le protezioni dove la testa te lo dice, decidendo tu cosa e' sicuro per te e cosa no, quando devi proteggerti dai pericoli, e quando sei abbastanza forte da dominarli e trasformarli in semplici asperita' del tuo cammino.
E' bello iniziare qualcosa di nuovo, c'e' un sacco da imparare e si cresce in fretta, soprattutto con i compagni giusti!

E ora... si torna a Montserrat!

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