Come al solito, il sistema italiano della ricerca si distingue per la coerenza e la trasparenza.
L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha deciso di bandire un concorso per soli esami per conferire ai candidati l'idoneita' ad ottenere un Assegno di Ricerca.
Sostanzialmente, se passi questo esame, le cui modalita' e i tempi non sono specificati molto chiaramente sul bando, poi, se per caso viene bandito un concorso per un Assegno di Ricerca, puoi partecipare al concorso, altrimenti no.
Ora, uno ha gia' la Laurea e il Dottorato, a cosa serve esattamente questo ulteriore passaggio? L'arcano disegno e' presto svelato.
Spesso, quando si bandisce un concorso per un Assegno di Ricerca, e' sostanzialmente gia' chiaro chi sara' il candidato vincitore, in pieno stile italico. Per questa ragione le commissioni vengono formate sostanzialmente "su misura".
Capita pero', a volte ,che al suddetto concorso si presenti, oltre al candidato favorito, anche qualche altro candidato magari migliore del suddetto, magari anche molto migliore. E li' cominciano i salti mortali a cui si trova costretta la commissione per far risultare "migliore" il candidato gia' prescelto.
Per questa ragione e' stato studiato un simpatico stratagemma: ora facciamo un bel concorsone, con la faccia pulita perche' addirittura e' per soli esami, senza valutazione dei titoli, facciamo idonei quelli che dobbiamo fare idonei, cosi' poi potremo fare dei concorsi per gli Assegni con modalita', diciamo cosi', un po' piu' blande, e avremo piu' margine per sceglierci al momento giusto il candidato preferito.
Viva l'Italia!
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