martedì 27 gennaio 2009

Nella terra di Albione



Uno va a Londra e si immagina di incontrarci un sacco di Inglesi. E invece no! Sali sul metro e vedi facce di tutti i colori e i lineamenti, ascolti almeno 4 lingue diverse per ogni tragitto, e quasi mai una di queste e' il classico British English (mentre quasi sempre e' l'Italiano, o un inglese parlato con inconfondibile accento italico). Solo a volte capita un inglese inglese e allora un po' quasi ti scappa da ridere.

Innanzitutto Londra e' grande, ma tanto. Ci si sposta soprattutto in metropolitana, ma la metro di Londra, la "tube", e' una delle piu' scancasciate che mi sia mai capitato di utilizzare; c'e' sempre qualche lavoro da fare, soprattutto nei fine settimana, qualche ritardo in atto, e comunque i casi sono due: o le stazioni sono molto piu' distanti tra di loro di quelle di tutte le altre metro che ho preso, oppure quella di Londra va molto piu' lenta.

Come dice il mio amico Michele che mi ha ospitato: "Gli inglesi hanno la mania dei due piani, se una cosa non ha due piani non gli piace". Starete pensando sicuramente ai famosi autobus rossi, che come tutti sanno sono appunto a due piani, ma anche gli appartamenti spesso lo sono! anche quelli moderni sono fatti alti e stretti e sembra che gli Inglesi siano contenti solo se hanno una bella scala in casa!

Per inciso, sui vecchi autobus rossi si poteva salire al volo dal lato posteriore, mostrando poi il biglietto al controllore nel suo gabbiotto; su quelli nuovi non si puo' piu', si sale solo quando il bus e' fermo e solo da davanti mostrando il biglietto all'autista. Tuttavia, un paio di bus vecchio stile sono parcheggiati davanti a Westminister Abbey e sono denominati "Wedding Special", a disposizione degli sposini che volessero noleggiarli per trasportare gli invitati, o di chi volesse assaporare un po' il loro gusto retro'...

Non essendo mai stato in Inghilterra prima, avevo tre piccole preoccupazioni che avrebbero potuto guastare il mio soggiorno:
1. la guida a sinistra con conseguente rischio di fatale errore a ogni attraversamento pedonale
2. il mancato risciacquo dei piatti ("'tanto e' sapone!" ti senti dire alle volte da certi sudditi della Regina)
3. la mai troppo temuta moquette nel bagno

Fortunatamente tutti e tre i problemi hanno trovato brillanti soluzioni.
Il primo e' stato risolto dall'Amministrazione londinese con eloquenti scritte in corrispondenza di ciascun attraversamento: "Look left" o "Look right".
Il secondo l'ho risolto stando attento ad accettare solo inviti a cena da parte di "non inglesi". Per il ristorante, si spera che almeno le lavastoviglie inglesi facciano il risciacquo.
Il terzo per fortuna non era cosi' grave, nel senso che almeno nell'albergo e a casa di Michele non c'era la moquette nel bagno, mentre la casetta della famiglia Haskell e' dotata di doppio bagno e la moquette ne ricopre solo uno.

La citta' e' veramente tentacolare, forse l'unica vera "megalopoli" europea, tante citta' una nell'altra, ciascuna col suo pezzetto di anima. Per me, troppe case, troppe macchine, troppa gente, troppo rumore, troppo grigio, (e soprattutto troppo distante da una qualsiasi montagna degna di tale nome!): decisamente non fa per me... anche se i parchi sono splendidi, alcuni quartieri sono quasi dei villaggi a se' stanti, il mercato di Camden Town e' favoloso e Westminister perduta tra le nebbie del Tamigi ha sempre il suo fascino.












Ma forse quello che mi ha lasciato addosso la voglia di tornare a Londra e' il British Museum: e' decisamente il museo piu' ricco e spettacolare che abbia mai visitato. Questi simpaticoni degli Inglesi hanno racimolato letteralmente ai quattro angoli del mondo sculture, quadri, oggetti di uso comune, templi interi! E' un vero viaggio nella storia dell'umanita', e le poche ore che mi sono concesso sono state assolutamente insufficienti: le enormi sculture e i bassorilievi dell'Antica Mesopotamia, la Stele di Rosetta, i marmi del Partenone, i templi Liciani, i resti del Mausoleo di Alicarnasso, i sarcofagi Egizi, le spade vichinghe... avro' visto forse un decimo del museo!
Uno dovrebbe restare una settimana a Londra e farsi tutti i pomeriggi al British (l'altra cosa meravigliosa del British e' che e' gratuito per tutti!), giusto per avere un'infarinatura!










Se vi capita, questo e' uno dei momenti migliori per fare un salto a Londra, visto che la Sterlina ha passato il minimo storico contro l'euro e probabilmente a breve risalira' (o almeno cosi' mi dicono gli amici trapiantati a Londra, che giustamente lavorano piu' o meno tutti in banche o affini: sara' un'opinione o una speranza la loro?)

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