... un anno a Barcellona. Oggi. Oggi, un anno fa, seduto su un divanetto di un bar a Gracia cominciava un anno fatto, come molti, di persone, sguardi, montagne, aerei, carte, foto, parole ma anche un anno piu' denso di molti; piu' denso di facce nuove e di facce conosciute ma a volte dimenticate, facce allegre e preoccupate, un anno cosi' vivo che piu' di una volta mi e' venuta voglia di scendere, fermarmi un attimo a prendere fiato.
Ed e' vero quello che diceva Fermin a Daniel, su un taxi in una Barcellona che forse non esiste piu' ma che in fondo e' sempre la stessa: questa citta' e' una strega, e ancora prima che te ne accorga, ti si infila sotto la pelle e ti ruba l'anima.
E chissa' dove sono le anime di tutti quelli che sono passati di qua, dove questa citta' le conserva; forse nascoste nei vicoli maleodoranti o nei corpi caldi delle puttane del Raval? le conserva tra le vie affollate del Gotico e del Borne o nelle piazze rumorose di Gracia? le nasconde tra le spesse mura del Castello del Montjuic? o magari le mette in bella mostra, dove tutti le possono vedere ma nessuno in realta' le distingue dalla massa indistinta che scende da Plaça de Catalunya lungo le Ramblas, il porto e le spiagge gialle della Barceloneta? magari e' proprio la sabbia della Barceloneta che ti rimane appiccicata e quando la lavi via e' gia' intrisa della tua anima e la porta con se'...
Magari e' con questa sabbia leggera che gli Angeli si sono divertiti a costruire il castello del Montserrat e quando le anime sono volate via (perche' prima o poi l'anima te la restituisce questa citta', o almeno spero...) il castello si e' fatto pesante come roccia ed e' caduto nel mezzo della valle del Llobregat, nascosto ai piu', che si fermano da questo lato del Tibidabo.
Dall'altro lato del Tibidabo, oltre il Montserrat e il Rio Llobregat finisce Barcellona e comincia la Catalunya, le sue piane e le sue gorge, i bacini artificiali e i fiumi che scendono dai Pirenei, la Catalunya profonda, il rifugio di chi si sente stritolato dalla grande citta', ma poi non puo' non sentirsi contento di farvi ritorno.
Perche' questa e' forse oggi Barcellona, la citta' dei contrasti, dove puoi incontrare la dispersa e a volte disperata varia umanita' del mondo, e devi scegliere se galleggiarci sopra o scivolarci dentro.
2 commenti:
buon secondo anno a Bacelona, e buon compleanno!
Grazie caro.
A presto
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