mercoledì 26 novembre 2008

Agghiacciante

In California il 52,1 % degli elettori ha votato per abolire il diritto degli omosessuali a sposarsi.
Vi consiglio di leggere questo illuminato commento e, per chi mastica l'inglese, ascoltare quest'altro qui sotto. Condivido pienamente entrambi (che per altro si sovrappongono in gran parte)

martedì 25 novembre 2008

Precisazione

Quei cinque lettori... anzi, forse quei tre lettori che mi seguono con una certa attenzione avranno forse notato una novita' sottintesa nel penultimo post. Il simpatico colombiano Cesar ha lasciato l'ostello Font Florida.
Si e' unita a noi in sua vece un'esuberante cilena di nome Carla, molto divertente anche grazie alla parlata totalmente priva di esse :)

... e naturalmente...

...l'altro giorno mentre guidavo tra i tornanti e il suono di una chitarra ci accompagnava non potevo non portarti almeno un po' con me.

C'e' sempre qualcosa di nuovo da imparare, qualcosa che a volte fa cosi'

Si comincia

C'e' un preciso momento dell'anno in cui ho la sensazione che qualcosa si sia appena risvegliato e abbia voglia di cominciare a correre. Di solito succede in novembre o in dicembre, ma eccezionalmente potrebbe anche essere ottobre.

E' il momento in cui sento il rumore dell'attacco che si chiude sulla punta dello scarpone sopra lo sci e col tallone libero porto avanti il piede destro mentre il sinistro resta fermo, tenuto aggrappato alla neve dai mille fili sottili della "pelle" attaccata sotto lo sci.

Davanti c'e' una distesa bianca da risalire, una vetta da guadagnare per poi liberare la discesa. Le braccia e le gambe si muovono in gesti ritmati e alla prima inversione tanti piccoli muscoli si destano dal torpore autunnale in un movimento di cui portano impresso il ricordo.

Apri, alza, calcia, piega il ginocchio, gamba dentro e via.

Sulla cima il vento e' forte e punge anche attraverso le giacche e le maglie, scolliamo le pelli con gesti rapidi; e poi giu', le prime curve, le ginocchia assorbono le mille piccole asperita' della neve lavorata dal vento, una curva e poi l'altra e poi un'altra ancora; e poi giu',veloci per il pianetto sentendo le sottili strisce di ferro entrare nella neve, fino a fermarsi per cercare l'imbocco del canalino giusto; e ancora giu', al secondo pianetto, un urlo di gioia, uno sguardo d'intesa, un sorriso; e ancora giu', per l'ultimo tratto lisciato dalle decine di passaggi e dal vento, ancora veloci fino al rifugio.

Levare gli sci, aprire gli zaini, e finalmente lasciare che il corpo ascolti il leggero lamento dell'appetito e abbandonarsi a una specie di improvvisato banchetto collettivo: pane, formaggio, prosciutto, datteri, nocciole di Reus (le migliori, dice Eudald... da Reus naturalmente), briochine del forno giu' a valle, cioccolata, mandarini.

Domenica e' stata la prima gita di stagione: con tre membri del GEFF, e due del personale della Font Florida, piu' io che appartengo sia al GEFF, sia al personale della Font Florida. Io, Eudald (si scrive cosi' ma si legge Audald, nome in uso nella Catalunya medioprofonda) e Mirela con gli sci, Anna, Johannes e Verena con le racchette.

Il Bastiments, 2881 metri, e' una cima molto facile, ottima per iniziare, che risale per un tratto le piste di Vallter 2000, fortunatamente ancora chiuse. Un paio d'ore da Barcelona, uno splendido bar a Setcases, neve dura lisciata dal vento, ottima compagnia, ottimo cibo, risate e pure la scoperta di un paio di canalini interessanti in cui cominciare da subito a sentire il brivido del ripido.

Cosa si puo' chiedere di piu'?

Ah gia', tornare a casa e cuocere un'ottima zuppa mentre Johannes prepara il salmone e i gamberetti, poi tutti a tavola con Verena e Carla. Quasi quasi sembra di stare in famiglia!
Una famiglia non molto tradizionalista, visto che gli uomini hanno cucinato... pero' almeno le donne hanno lavato i piatti! Un po' per uno non fa male a nessuno!

venerdì 21 novembre 2008

Mangia che e' buono

Cena per quattro.

Orzo e grano saraceno con porri e carote
Verza saltata con cipollotti
Insalata mista con scaglie di parmigiano e aceto balsamico

Biscotti buonissimi all'arancia (naturalmente della cooperativa) e cioccolato fondente svizzero.

giovedì 20 novembre 2008

GEFF

Proseguendo nel mio tentativo di inserirmi nel tessuto sociale catalano, domenica dovrei avere la prima uscita con gli sci con il GEFF, Grup Excursionista de la Facultat de Fisica.

Si cominciaaaaaa!

mercoledì 19 novembre 2008

Commissione compere

Se in primavera il tema centrale di questo blog era lo scialpinismo, in estate l'arrampicata e i viaggi, all'inizio dell'autunno il Genoa, ultimamente mi sto concentrando molto sul tema "Cooperativa"

Da stasera faccio parte della "Commissione compere", andro' a parlare con i produttori e fornitori, contadini e grossisti. Non vedo l'ora di cominciare!
Mi sento un po' Luca Nervi... :)

Buon appetito

Stasera cena per sei con verdure della Cooperativa, in (quasi) perfetto stile Beppe.

Antipasto di carote (crude) e cavolfiore (verde e bianco, al vapore) in pinzimonio.
Orzo con la zucca (specialita' della casa)
Bietole saltate in padella con scaglie di Parmiggiano fuso.
Frutta buonissima della cooperativa: mele, kiwi e arance.
Dolcino tedesco di Verena.

Cosa c'e' di piu' bello di far da mangiare bene per le persone care che sanno apprezzarlo?
Dovrei farlo piu' spesso, chi si prenota?

giovedì 6 novembre 2008

Ritorno al futuro

Ieri ho fatto la prima spesa grande alla cooperativa.

C'erano la frutta e le verdure che avevo ordinato la settimana scorsa, belle fresche e buonissime e poi finalmente ho messo mano ai sacconi dei cereali e dei legumi con l'orzo, il riso, il grano saraceno, il cuscus, i cannellini, gli azuki, i piselli secchi, il muesli.
L'unica cosa che non hanno e' la pasta...

Fatto l'ordine annuale per i 10 litri di olio a 5 euro al litro, e quello settimanale per tutti gli abitanti dell'ostello Font Florida da ritirare mercoledi' prossimo, caricato tutto nella cassetta della frutta e passeggiatina orgogliosa fino a casa.

Mi sembrava quasi di essere tornato ai tempi di Via Vesalio e delle macchinate dal Bonamici a San Martino Ulmiano...

Yes we can!

mercoledì 5 novembre 2008

Si dica quel che si dica...

...stanotte si e' fatta la storia. Una bella storia, per una volta.

Finalmente una risposta e' arrivata da un popolo spesso addormentato, a volte cieco, quasi sempre, come tutti, manipolato.

"The answer spoken by young and old, rich and poor, democrat and republican, black, white, Hispanic, Asian, Native American, gay, straight, disable and not disable".



Adesso il meno e' fatto, forza Obama, facci vedere cosa sai fare!

PS. Tutto il primo discorso di Obama da presidente eletto in inglese, e i passaggi principali sottotitolati in italiano, si possono trovare qua.

martedì 4 novembre 2008

A passeggio per Barcelona

Passeggiamo per Gracia, un quartiere appena fuori dal centro, non ancora occupato da turisti e stranieri di passaggio ma dove resiste qualche Catalano vero, in mezzo a studenti, artisti e a un buon numero dei piu' tipici migranti che popolano la citta': giovani tra i 25 e i 35 anni, che un po' hanno perso la bussola e un po' sono all'eterna ricerca di qualcosa di nuovo e diverso; Barcelona e' la citta' per loro, e' la loro citta', la citta' liquida.
Gracia e' piena di locali, pub, ristoranti, strade strette e case basse; nelle piazze, tutte libere dalle auto, che si aprono all'improvviso nascoste tra i vicoli, i ragazzini ancora giocano a pallone. Un mare di giovane umanita' prende il loro posto dal calar della sera fino a notte fonda, quando il camioncino della BCNeta passa a gettare acqua sopra il fuoco della notte e accompagnato dalla Guardia Urbana manda tutti a casa. Anche chi vive affacciato sulle piazze ha diritto a dormire.
Sembra di essere in un paesino, quasi distinto e distaccato dal resto della citta', sebbene Placa de Catalunya e le Ramblas siano a soli venti minuti di cammino lungo il Passeig de Gracia. E proprio come nei piccoli paesi, chi abita a Gracia non nasconde l'orgoglio di farlo.

Scendiamo allora lungo il Passeig de Gracia e lasciamoci alle spalle le opere irriverenti e meravigliose di Gaudi' e degli altri architetetti modernisti fino ad arrivare a Placa de Catalunya, il centro della Barcelona turistica. E' da qui che cominciano le Ramblas, sulle quali si affaccia un imperdibile mercato, la Boqueria: un'esplosione di colori, odori e sapori, molluschi vivi dalle forme improbabili, crostacei boccheggianti, grossi tranci di tonno, tapas e vino.

Camminiamo per le Ramblas fino a Drassanes, osserviamo Barcellona prostituirsi al passaggio di chi le scivola dentro senza lasciarle niente altro che qualche soldo per i suoi artisti improvvisati, i suoi ristoranti che servono immancabilmente paella semindustriale e poco piu', i giocolieri dalle mani veloci con clavette o palline e quelli veloci con tre carte o tre scatole, che al turista fanno credere di essere il piu' "listo", lo fanno affiancare da un amico improvvisato che accenna la sua lingua, lo lasciano guardare per un po', giusto il tempo di convincerlo a farsi dare un paio di biglietti da 50 o da 100 euro che finiranno "listos", questi si', nelle loro mani invece che raddoppiarsi in quelle avide del turista... e a un signore di mezza eta' raggirato non resta che guardare la moglie, cercando comprensione nel suo sguardo, e incontrando solo un rimprovero che appare fermo ma dolce nel suo silenzo. Chissa', forse 300 euro regalati sulle Ramblas non sono poi molti per loro...

Infiliamoci infine nella Calle Escudellers per entrare nel cuore del Gotico, per respirare la citta' vecchia, tra i vicoli ora piu' stretti ora piu' larghi e l'odore tipico di salsedine e sudore, di orina e di fumo, pungente e distintivo, che resta sempre uguale viaggiando per le grandi citta' portuali del Mediterraneo: da Napoli a Marsiglia, da Genova a Barcelona.