mercoledì 2 luglio 2008

Hai mai visto l'Alhambra?



Giardini, fontane, stagni, palazzi, iscrizioni, intarsi, versetti...
Luoghi dove si respira l'eco della voluttuoista' dei cinque sensi: la vista delle decorazioni e del panorama su Granada, l'incessante suono dell'acqua che scorre, il gusto dei frutti, il profumo dei fiori e delle spezie, il contatto dei corpi sotto le vesti delle concubine.
L'Alhambra parla di amore, tradimento, potere, amicizia, prigionia, paura, difesa, sopruso, usurpazione, dolore, rispetto, clemenza, perdono, l'Alhambra parla di noi.

Entra all'Alhambra chiudendo gli occhi e riaprili se vuoi sentirti protagonista del viaggio.
Guardati intorno e respira, immagina i colori perduti, i fasti delle corti, il mescolarsi della gente comune, dei cortigiani e degli Emiri.
Forse anche a te, di fronte agli intarsi e alle decorazioni si spalancheranno gli occhi e lo spirito per la meraviglia; forse potrai trovarci un pezzo di te, precario e sfuggente come carta velina ma dolce come una caramella al miele e pistacchio, nascosto da qualche parte; forse leggerai la storia raccontata nei segni scolpiti dal tempo sulle mura antiche dell'Alhambra: raccontano un pezzo di storia il Patio della Acequia, il Jardin de la Sultana, l'Escalera del Agua, la Rauda, la Torre de la Vela, la Sala de Comares, los Baños de Comares, il Palacio de los Leones... respirano, parlano.


Se vai all'Alhambra e vorrai ascoltare la storia che ha da raccontare, parlera' anche di te e forse anche tu, appena fuori, avrai gia' voglia di tornarci.

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