giovedì 30 aprile 2009

Suinamente

D'ora in avanti l'espressione "fa un freddo porco" probabilmente assumera' toni diversi.

Non si puo' piu' dire "ho una febbre da cavallo", prima si poteva dire magari "febbre da pollo" ora invece diremo "febbre da maiale".

Dopo la mucca pazza, il pollo alla diossina e l'influenza aviaria, ci mancava l'influenza suina. Restano fuori ancora capre e pecore. Non resta che attendere.

Nel frattempo, io pensavo giusto di andare a fare un giro in California quest'estate, ma i biglietti mi sembravano un po' carucci. Ora mi basta aspettare un paio di settimane e mi sa che risparmio un bel po'.

E sempre nel mentre che attendo, il vaccino sara' pronto per tutti nelle farmacie del Regno!

Ma perche'?

Ma perche' mi domando, uno si deve ancora incazzare?

Ora che e' passato un po' di tempo, e forse l'indignazione non suona piu' come una mancanza di rispetto verso chi ci ha lasciato, posso provare a sfogarmi un po'.

1) com'e' possibile che una casa dello studente finita di costruire 30 anni fa in una delle zone piu' sismiche d'Italia crolli senza ritegno per un terremoto forte si', ma non fortissimo?

2) com'e' possibile che un ospedale, finito di costruire 8 anni fa, in una delle zone piu' sismiche d'Italia, sia inagibile per il 90% dopo un terremoto forte si', ma non fortissimo?

3) com'e' possibile che il Presidente del Consiglio si permetta di dire che chi ha perso la casa "deve prendere questi giorni come un camping del fine settimana" e la notizia non sia passata su nessun giornale italiano, nemmeno per sbaglio? che abbia anche detto che le case moderne non sono crollate, che bisogna portare i bambini al mare e prendere tutto questo come una vacanza di Pasqua e che nessuno si lamenti, si indigni, protesti?
Meno male che c'e' internet e certe frasi non possono essere piu' catalogate come "manipolazioni della stampa di sinistra". Prendetevi 4 minuti per guardare questo video, che e' una vera chicca.



4) com'e' possibile che in un momento economico che tutti ci dicono dobbiamo chiamare crisi, uno Stato vada a spendere 460 milioni di euro per bandire un referendum il 21 giugno, 2 settimane dopo le elezioni europee, apposta per scoraggiare la gente ad andare a votare, in modo che la legge elettorale "porcellum" non sia abolita e i partiti continuino a propinarci i loro ridicoli candidati ai seggi elettorali, perche' intanto si volta il partito e le liste le fanno loro?

5) com'e' possibile che l'80% dei treni che ho preso negli ultimi 3 giorni sia arrivato in ritardo sistematico, nonostante il prezzo assurdo (19 euro) che ha raggiunto una tratta di 80 km da Bologna e Firenze sulla cosiddetta "Alta Velocita'", che poi ci mette lo stesso tempo del vecchio Eurostar e del vecchio Intercity a percorrere la stessa tratta?

6) com'e' possibile che il Presidente del Consiglio dica questo



e tutti la prendano in ridere, senza capire quale attitudine rivelino queste parole pronunciate col sorriso?

7) e infine com'e' possibile che in Lombardia si proibisca di mangiare un panino, una pizza ma soprattutto un kebab per strada con l'intento esplicito di danneggiare chi questi ultimi (i kebab) li prepara e li vende?


Io alcune risposte le immagino, magari mi sbaglio, ma e' quello che sento: e' il senso civico che ci manca, la percezione che le nostre azioni si ripercuotono anche sugli altri, e che quelle degli altri si ripercuotono su di noi. Ognuno pensa per se stesso, cura il suo orticello; siamo abituati ormai a non prendere sul serio ne' chi ci governa, ne' tanto meno chi ci sta intorno. Anzi, se chi ci governa fa il simpatico, noi ridiamo con lui. Se si puo' risparmiare mettendo sabbia al posto del cemento armato, chi non lo farebbe? Anche perche', questi signori pagheranno? andranno per lo meno in galera? sebbene questo, e' ovvio, non serva a riportare indietro chi sotto quella sabbia ci e' rimasto per sempre, ne' a restituire le case a chi sotto quella sabbia ci viveva e ha fatto a tempo a scapparne. No che non pagheranno, gia' lo sappiamo, lo sappiamo tutti che non pagheranno e sappiamo anche che lo rifaranno.

Ma intanto, abbiamo avuto il Drive In e Beverly Hills, abbiamo il Grande Fratello e X Factor, due cellulari a testa e gli incentivi per le auto, ora abbiamo pure il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio partigiani, il Presidente della Camera antifascista e femminista, il divorziato cattolico che ama la famiglia: ma chi c'ammazza a noi?

Catalanita'

Al prossimo che mi viene a rompere le scatole col fatto che noi Genovesi saremmo tirchi, consiglierei di farsi un bel soggiorno di qualche mese in Catalunya.

In particolare, sembra esserci una categoria di Catalani che si distingue per l'acidita' nei rapporti con l'esterno, soprattutto quando questi coinvolgono la sfera economica.

Vado a descrivere la categoria in questione.

Donna, sulla quarantina o poco meno, tendenzialmente zitella, super sportiva, ma con una attitudine tutta catalana all'attivita' fisica.

La ragazza, che chiameremo per convenzione Montse (nome tipicamente catalano, diminutivo di Montserrat), intorno alla trentina (probabilmente a seguito di qualche delusione sentimentale o lavorativa) si e' scoperta "deportista" e sceglie uno sport, tipicamente a contatto con la natura o la montagna (bisogna ammettere che queste passioni sono estremamente diffuse da queste parti, anche tra le donne, molto ma molto di piu' di quanto non lo siano in Italia). L'attitudine catalana di cui sopra porta Montse a confrontarsi fin dalle prime esperienze con situazioni di alto livello, quando non "estreme", senza alcuna preparazione specifica e affrontando rischi di cui nemmeno e' in grado di rendersi conto.

Ecco alcuni esempi.

Seconda gita di scialpinismo della vita, Monte Bianco.

"Mi sono comprata la mountain bike, io in bici non ci sono praticamente mai andata, pero' quest'estate volevo andare a farci il giro dell'Islanda"
(salvo poi essere presa da un barlume di lucidita' alcune settimane dopo: "ho cominciato a girare in bici per Barcellona: e' dura eh, non so se ce la faccio per quest'estate a fare il giro dell'Islanda"... mah, staremo a vedere)

Prima escursione in alta montagna della vita: Pico de Aneto, la cima piu' alta dei Pirenei, raggiunta quasi senza volerlo, proseguendo sul ghiacciaio nella nebbia con scarpe da ginnastica ai piedi.

Passiamo ora al fattore economico. Faro' alcuni esempi.

Per raggiungere Andorra da Barcellona, effettuiamo un giro dell'oca, onde evitare di pagare il pedaggio del Tunnel del Cadi' (11 euro, da dividere in 2) e un tratto di autostrada che ci sarebbe costato ben 2 euro.

Ad Andorra avevo trovato una stupenda casa tutta di legno con cucina completamente fornita e tutti i comfort a 30 euro a notte (per una notte), per cui mi ero portato tutto l'occorrente per preparare cena, colazione e qualcosa per il pranzo del giorno dopo da portarsi dietro. Montse, appena varcato il confine con Andorra, insiste per andare in cerca di un ostello dal costo di 17 euro a notte per il solo pernottamento.

In ogni caso, lei per 3 giorni mangia solo pane e formaggio e beve solo Coca Cola Light, quindi per il cibo non le interessa proprio niente.

Andiamo a vedere l'ostello e scopriamo che non si puo' cucinare e la mezza pensione costa 27 euro. A quel punto, per 3 euro, io e il terzo componente del gruppo, italiano, decidiamo che la casa e' meglio, ma naturalmente Montse pretende di pagare i suoi 17 euro, e i 13 di differenza della sua quota li mettiamo noi (l'ostello si trovava a mezz'ora di macchina dalla casa, nella direzione opposta rispetto alla destinazione della mattina seguente...)

Montse si prepara per la traversata Chamonix - Zermatt, 6 giorni di scialpinismo in alta quota sulle montagne svizzere. I suoi compagni di avventura (tra cui non io, ahime') ovviamente optano per il pernottamento in mezza pensione nei pur cari rifugi svizzeri. Lei, altrettanto ovviamente, no: si porta pane e formaggio (per fortuna non Coca Cola Light) per 6 giorni.

Da notare che al termine dei tre giorni ad Andorra, sulla via del ritorno, Montse viene presa da un facilmente prevedibile attacco di acidita' di stomaco fulminante e ci costringe ad una sosta per le necessarie "espulsioni". Non oso immaginare come sia tornata dalla traversata di 6 giorni!

Vado tralasciando alcuni altri piccoli particolari, sperando di aver convinto i miei 4 lettori che c'e' di peggio, ma di molto peggio, dei Genovesi!

Concorrere

Come al solito, il sistema italiano della ricerca si distingue per la coerenza e la trasparenza.

L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha deciso di bandire un concorso per soli esami per conferire ai candidati l'idoneita' ad ottenere un Assegno di Ricerca.

Sostanzialmente, se passi questo esame, le cui modalita' e i tempi non sono specificati molto chiaramente sul bando, poi, se per caso viene bandito un concorso per un Assegno di Ricerca, puoi partecipare al concorso, altrimenti no.

Ora, uno ha gia' la Laurea e il Dottorato, a cosa serve esattamente questo ulteriore passaggio? L'arcano disegno e' presto svelato.

Spesso, quando si bandisce un concorso per un Assegno di Ricerca, e' sostanzialmente gia' chiaro chi sara' il candidato vincitore, in pieno stile italico. Per questa ragione le commissioni vengono formate sostanzialmente "su misura".
Capita pero', a volte ,che al suddetto concorso si presenti, oltre al candidato favorito, anche qualche altro candidato magari migliore del suddetto, magari anche molto migliore. E li' cominciano i salti mortali a cui si trova costretta la commissione per far risultare "migliore" il candidato gia' prescelto.

Per questa ragione e' stato studiato un simpatico stratagemma: ora facciamo un bel concorsone, con la faccia pulita perche' addirittura e' per soli esami, senza valutazione dei titoli, facciamo idonei quelli che dobbiamo fare idonei, cosi' poi potremo fare dei concorsi per gli Assegni con modalita', diciamo cosi', un po' piu' blande, e avremo piu' margine per sceglierci al momento giusto il candidato preferito.

Viva l'Italia!

Apnea

Questi ultimi mesi sono passati un po' in fretta.

Ora prendo una settimana di pausa dalla solita centrifuga catalana e faccio il giro dell'Italia del Nord tra montagne e amici.

E come al solito, certe cose cambiano e sono cambiate, ma certe altre, invece, non cambiano mai; le belle e le brutte.