venerdì 28 marzo 2008

Bussola

Si sa, e' tempo di elezioni..

Gia´ dalle elezioni scorse sono saltati fuori dei simpatici quiz per capire veramente ¨da che parte stai¨. Credo che, almeno per qualcuno, possano essere utili per superare alcune posizioni ideologiche e anche per demistificare alcune prese di posizione di certi leader che cercano di sedurci dicendo una cosa ma volendone dire un´altra.

Si sa anche che per misurare una cosa con maggiore precisione e accuratezza, e' una buona idea farlo con almeno due strumenti di misura diversi; quindi ho fatto due test distinti.
Non nascondo che mi ha consolato scoprire che piu' o meno il risultato di entrambi i test corrisponde alla mia ¨proiezione del mio io politico¨ :)

Anche se si tratta di un grosso ¨privacy spoiler¨, pubblico qui i risultati. Intanto, come diceva Albertone, ¨chi mi conosce lo sa¨, magari gli vien voglia di farlo e magari scopre pure che si stava sbagliando!

A voi!

Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?




P. S. Grazie a Nora per le segnalazioni!

martedì 25 marzo 2008

La metro

Adoro arrivare in un posto nuovo, una citta' nuova. Nei primi giorni un flusso costante e impetuoso di informazioni investe il tuo cervello che si fa plastico e aperto: afferrare qualche parola, orientarsi, ricordare quale autobus ti riporta all'ostello o a casa, come arrivare in centro, cosa vedere, cosa mangia la gente, come cammina, come si veste, si comporta, che aspetto ha. E' come tornare bambini e avere di nuovo un intero mondo da scoprire: ignoto, misterioso e affascinante, qualcosa di cui provare, almeno per un po', a sentirsi parte.

Nelle moderne metropoli ci si muove inevitabilmente in... metropolitana. Scendi le scale, ti infili nel budello della citta' e ne sbuchi da qualche altra parte... e tutto il resto? e' fatto di cavi che scorrono nelle gallerie, facce di lavoratori, studenti, viaggiatori, turisti, giornali gratuiti, ipod... la citta' dov'e'? sembra non esistere: cosi' come un viaggio in aereo cancella le frontiere e le fa diventare solo linee su una mappa da attraversare, cosi' la metropolitana cancella le strade e i palazzi, trasformando la citta' in tanti piccoli villaggi col nome della stazione della metro...
La citta' e' sparita ma la gente rimane: la si puo' guardare in faccia, cominciare lentamente a distingure i locali dai turisti, anche quelli meglio mimetizzati, il vero cuore delle metropoli moderne e' qui sotto, dove quasi tutte le etnie e le classi sociali sono costrette a incrociarsi regalando un'inconsapevole istantanea di casa loro.

Viva il Belgio!

Un po' di tempo fa, dopo alcuni mesi che stavo a Zurigo, ho deciso di smettere di parlare della politica italiana con chiunque non avesse un passaporto italiano. Mi vergogno troppo.

Oggi ho scoperto che almeno con i Belgi posso tornare a farlo. Sono rimasti senza governo per quasi 6 mesi perche' dopo le elezioni non si mettevano d'accordo. Hanno finalmente raggiunto un accordo venerdi' o sabato e gia' domenica un partito questionava sull'interpretazione differente dell'accordo che avevano raggiunto. Fantastico.


Tutto questo l'ho saputo da un professore belga che questa settimana e' ospite qui alla UB...


Vivere in un monolocale, anzi no

Nelle ultime tre settimane ho vissuto da solo in un monolocale: casa di Alessio a Barcelona. Me l'ha lasciata giusto per il tempo di trovare una casa mia da queste parti, mentre lui se ne stava in America.

Barcelona e' una citta' straordinaria e sembra che tutto il mondo si sia dato appuntamento qui. Quando dico a qualcuno che sto a Barcelona la reazione e' sempre la stessa:

"Bello! C'e' un mio amico la'!"

Il lato positivo e' che non ho avuto nemmeno il tempo di sentirmi da solo, il lato negativo e' che trovare casa e' un incubo. Ti propongono cose orribili a prezzi stratosferici senza vergognarsene.

E cosi' mi son preso il tempo che ci voleva e tre settimane piene le ho passate qua.

A casa, da solo, pero' proprio non ci so stare, e cosi' ho finito per uscire a cena o invitare ogni sera qualcuno... ma non e' la stessa cosa.

Aprire la porta, gridare "Ciao" e sentirsi rispondere, posare lo zaino, la giacca, le chiavi, sedersi in cucina, in salotto, in terrazza e raccontarsi la giornata. Questo mi fa sentire a casa.

Comunque, come dice Alessio, ormai, dopo dieci anni di case e traslochi, devo avere sviluppato un talento per trovare quella giusta per me. Le ultime tre sono state perfette, l'ho saputo dal primo momento che ci sono entrato, e in qualche modo so che sara' lo stesso anche per questa. E' un fatto di colori, di luce, di odore, del giusto mix di ordine e confusione che ti trovi davanti.

Da lunedi' prossimo siete benvenuti nella mia nuova casa.

Ci troverete anche una simpatica coppia di tedeschi, Johannes e Verena, e il colombiano Cesar.

Alla fine...

...inizio anch'io...